Chiudete Internet by Christian Rocca

Chiudete Internet by Christian Rocca

autore:Christian Rocca [Rocca, Christian]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788829701674
editore: Marsilio
pubblicato: 2019-03-09T16:00:00+00:00


LA VERITÀ NON È LA VERITÀ

«Truth isn’t truth», «la verità non è la verità», ha detto l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, avvocato di Donald Trump, in difesa del presidente americano accusato tra le altre cose di aver elevato ad arte la menzogna. Nelle settimane intorno alla vittoria di Trump alle presidenziali del 2016, nel dibattito pubblico globale è comparso lo spauracchio della post-truth politics, la politica che non tiene conto dei dati di fatto. Quella dirompente novità è stata presto superata dalla diffusione sistematica via social network di fake news, la nuova arma di rimbambimento di massa adoperata con perizia da forze e potenze ostili al mondo libero.

Le notizie false, a furia di essere ripetute da pulpiti autorevoli come quello della Casa Bianca e poi rielaborate sui social, sono state etichettate e promosse ad alternative facts, a fatti alternativi, cioè non sono più balle disseminate per corrompere l’opinione pubblica, ma «verità alternative» da prendere in considerazione allo stesso modo dei fatti reali. Essere andati sulla Luna oppure sostenere, come fa un sottosegretario dei Cinque stelle al Ministero dell’interno, che era tutta una sceneggiata pari sono: sono verità alternative.

Una svolta epocale, questa, che ribalta una delle storiche massime della politica americana, attribuita all’ex senatore di New York Daniel Patrick Moynihan, secondo cui «tutti hanno diritto alle proprie opinioni, ma non ai propri fatti». Ora invece vale l’opposto: tutti hanno diritto alla propria verità e a un account social con cui divulgarla. Le conseguenze sono rovinose e il rimedio non è stato ancora isolato.

C’è voluto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vito Crimi, esponente dei populisti a Cinque stelle, a far compiere un ulteriore salto di qualità alla propaganda basata sull’algoritmo delle frottole. Crimi, infatti, ha difeso il diritto di diffondere fake news, in quanto espressione purissima dell’intangibile libertà di parola dei singoli cittadini.

Questa surreale spirale al ribasso – dalla post-truth alle fake news e dagli alternative facts fino alla tutela del diritto di diffondere notizie false – non rappresenta ancora il punto più spregevole del nostro discorso civile perché la dichiarazione di Rudy Giuliani introduce un principio ancora più sofisticato: «Truth isn’t truth», ovvero la fine dell’opinione pubblica, l’evoluzione contemporanea dei tre slogan del ministro della Verità del Grande Fratello di George Orwell: «War is Peace. Freedom is Slavery. Ignorance is Strength». La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza e, ora, la verità non è la verità. Sembra scritto apposta per stare nei 280 caratteri di Twitter, in un meme su Facebook o in una storia su Instagram.

Il nuovo brocardo del populismo digitale rende superflue le tante notizie sul fronte della guerra di propaganda, intrecciate alle inchieste sui rapporti tra i russi, il mondo Trump e i populisti europei, perché in fondo a che cosa serve fermare gli attacchi informatici ai processi democratici occidentali se poi il discorso pubblico è dominato dall’idea che la verità non è la verità? Se la verità diventa fake news e, viceversa, le fake news sono verità e, infine, la



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